È ripresa, con il volume dedicato a Vaiano Cremasco [link al pdf] e dopo qualche anno di sospensione, la pubblicazione delle monografie afferenti all’ Atlante toponomastico della provincia di Cremona: un progetto nato ormai da quasi un trentennio che si propone l’ambizioso obiettivo di raccogliere, studiare e pubblicare la macro e la microtoponomastica rurale del territorio di ciascun comune della nostra provincia, quale patrimonio linguistico, culturale e demologico dai marcati caratteri identitari, oggi guardati con particolare attenzione, il cui stretto legame con le pratiche socio-economiche tradizionali, inerenti soprattutto all’esercizio di un’agricoltura profondamente mutata nel giro di pochi decenni, ma anche a causa delle accelerate modificazioni territoriali e urbanistiche, rende sempre più precario e ad elevato rischio di scomparsa.
Pertanto l’impegno di rilevare, analizzare, fissare, in un particolare momento storico come il nostro presente, e restituire alle singole comunità locali, che ne sono state per secoli artefici e protagoniste, questa speciale componente della loro identità territoriale e culturale, sembra un doveroso compito dall’elevato valore sociale e culturale che la Biblioteca Statale di Cremona ha inteso assumersi raccogliendo il testimone ricevuto dalla Provincia di Cremona, originaria titolare del progetto, dopo che la riforma degli enti locali del 2014, con il riordino di alcune competenze loro attribuite, ha trasferito altrove anche quelle relative alle tematiche culturali.
Questa sedicesima monografia toponomastica, che si viene ad aggiungere alle precedenti già pubblicate, porta con sé, oltre all’auspicio di una futura continuità editoriale, anche l’impulso al proseguimento di un progetto che è stato anche preso ad esempio da qualche iniziale esperienza attuata in territori circostanti al nostro.Il percorso è indubbiamente ancora lungo, tuttavia vale la pena di osservare che, dalla nascita del progetto ad oggi, quasi la metà dei centotredici territori comunali appartenenti alla provincia di Cremona sono stati esplorati, con il rilevamento di una non comune quantità di macro e microtoponimi che attendono ora di essere adeguatamente studiati, confrontati con la documentazione storica ad essi relativa e, finalmente, pubblicati, anche in forma digitale, mettendo a frutto tutte le più attuali modalità di diffusione che un patrimonio immateriale di tanta rilevanza, sebbene non sempre e ovunque tenuto nella giusta considerazione, merita, affinché non vada disperso un sapere collettivo accumulatosi nel tempo e capace restituire un insospettabile numero di preziose informazioni sovente non in altro modo recuperabili.
Altre indagini sono in via di compimento e rientrano in un più ampio progetto denominato “Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei. Nomi e storie di campi, rogge, sorgenti e cascine dei nostri paesi", finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano triennale delle Arti e attuato dall’Istituto Comprensivo “G. Falcone e P. Borsellino” di Offanengo (Cr). L’augurio è di vederne presto i risultati completati perché possano proseguire la collana dell’Atlante toponomastico della provincia di Cremona.