Fondo Vittorio Grandi
Vittorio Grandi (Persico, Cremona, 1884-Cremona 1955), insegnante di lettere, preside di liceo, poeta
Il legato è pervenuto alla Biblioteca Statale di Cremona dopo la morte del professor Grandi e consta di 7814 titoli che evidenziano gli interessi culturali del Grandi che spaziavano dall’ambito umanistico a quello naturalistico-scientifico.
Prevalgono opere di letteratura (narrativa, testi teatrali, ma soprattutto poesia) sia italiana che francese, databili in particolare alla fine del XIX secolo-inizi XX secolo e riguardanti non solo gli autori maggiori ma anche i cosiddetti “minori".
Dati gli interessi professionali del Grandi, che fu insegnante di materie umanistiche nonchè preside del liceo classico di Cremona, compaiono anche storie della letteratura, sia italiana che classica (da segnalare la presenza di diverse collane di classici italiani, latini e greci pubblicate nel primo trentennio del XX secolo), grammatiche e testi di critica letteraria, pubblicazioni di filosofia (ad esempio la serie completa delle opere di Benedetto Croce edita da Laterza entro la prima metà del XX secolo), di pedagogia e di arte, nonchè alcune antologie scolastiche.
Un nucleo significativo del lascito è composto da testi di storia della Chiesa, biografie di santi, da opere di meditazione religiosa e di morale, relative anche alle religioni non cristiane (Oriente e America del Sud), nonchè all’esoterismo.
Oltre all’attività professionale di educatore, Vittorio Grandi, proprietario e conduttore di un podere agricolo, si era dedicato con passione allo studio delle scienze agrarie, testimoniato dalla presenza nel legato di numerosi testi di agraria, allevamento, geografia e storia economica, scienze naturali.
Il lascito è arricchito da un numero consistente di guide turistiche, in particolare quelle edite dal Touring Club Italiano nel primo quarto del secolo.
Non mancano numeri sparsi di vari periodici, di interesse artistico e letterario, sia italiani che francesi, della prima metà del secolo; inoltre compaiono numerose riviste agricole databili sino all’ultimo anno di vita.
Il lascito comprende anche diverse poesie composte dallo stesso Grandi, talvolta pubblicate con lo pseudonimo di G. C. Wytth, ispirategli dal profondo amore per la natura; sono inoltre presenti sei dattiloscritti, quattro manoscritti e una ventina circa fra documenti e lettere riguardanti il professore e i suoi familiari, databili cronologicamente dal 1848 al 1940.
Il fondo comprende alcune cinquecentine, fra le quali Statuta civitatis Cremonae…, Cremona, Conti, 1578, e Francesco Guicciardini, Dell’Historia d’Italia. Gli ultimi quattro libri non più stampati, Venezia 1564, rare opere del XVII secolo (segnaliamo un’edizione di Cremona fedelissima città… di Antonio Campi, pubblicata da Bidelli a Milano nel 1645), qualche testo del Settecento, ma la maggior parte dei volumi risale al XIX secolo e alla prima metà del XX.
Esiste un inventario topografico del materiale documentario che è anche schedato all’interno del catalogo generale della Biblioteca statale.