Umberto Sterzati (Caratinga – Brasile, 1909 – Cremona, 1972) fu un chitarrista e poeta vernacolo cremonese. Avviato allo studio della musica dal padre, cominciò con il pianoforte, appassionandosi però presto alla chitarra, strumento con cui nel 1925, ad appena sedici anni suonò per primo in Italia i Quintetti per archi e chitarra di Luigi Boccherini. Dedicatosi anche allo studio del violoncello, iniziò negli anni ’30 a comporre musica leggera, e una intera rivista teatrale, scrivendone musica e parole. E’ in quel tempo che Umberto Sterzati si scopre poeta e decide di iniziare a comporre canti popolari e a scrivere le sue prime poesie in dialetto ed in lingua. Fu apprezzato didatta e in contatto con tutto il mondo chitarristico italiano e internazionale prima e dopo la guerra. Portò a Cremona nel 1954 il Congresso chitarristico internazionale, occasione nella quale peraltro ci fu la prima esecuzione assoluta moderna del Concerto op. 30 per chitarra e orchestra di Mauro Giuliani. Compose più di duecentocinquanta brani musicali e innumerevoli trascrizioni per chitarra e ensemble vari con chitarra e mandolino.
Il Fondo Sterzati è stato recentemente (2012) donato alla Biblioteca Statale, che già ne conservava i manoscritti letterari. È costituito da oltre 5000 spartiti di musica per e con chitarra e oltre 2000 pezzi per mandolino. Comprende, oltre ai manoscritti di Sterzati e moltissime canzoni popolari, napoletane d’inizio secolo e moderne, alcune centinaia di rare edizioni ottocentesche (con numerosi unica), spartiti di case editrici americane ed europee, un centinaio di edizioni russe, alcuni manoscritti dell’800 e l’autografo con dedica della Toccata e fuga di Ettore Desderi, datato 1945.
Il fondo è in corso di sistemazione ed è solo parzialmente consultabile. È dotato di un affidabile inventario manoscritto.